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Il volume presenta i principali risultati di una ricerca empirica sulle condizioni di lavoro e di vita degli operai e impiegati edili nelle tre province di Milano, Bergamo e Brescia, dove lavora più della metà dei dipendenti del settore in Lombardia. Promossa dalla Filca-Cisl di queste tre province e condotta dalla Fondazione Regionale Pietro Seveso, l'indagine ha riguardato un campione, stratificato per età, qualifica e nazionalità, di 800 lavoratori ai quali è stato somministrato un questionario relativo alle aree tematiche: natura e tipi dei rapporti di lavoro; organizzazione e orario di lavoro; salario, reddito e welfare; ambiente, sicurezza e salute; sindacato e contrattazione collettiva; lavoro, vita e cultura. Obiettivo principale della ricerca è stato quello di osservare le condizioni di lavoro e di socialità "dall'interno" dei cantieri edili, ovvero secondo chi ci lavora e ci vive. I risultati della ricerca tendono a confermare la realtà di un settore caratterizzato dalla catena infinita di appalti e sub-appalti, fondato ancora prevalentemente su un'organizzazione tayloristica del lavoro ("a cottimo"), che quindi resta ad alto rischio di infortuni, salute compromessa e morti, e che ricorre diffusamente al lavoro irregolare, oltre che al mercato interno "secondario" del lavoro immigrato straniero (ormai quasi la metà del totale degli addetti del settore).